CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE
1. Restauro e valorizzazione
Il Colle Oppio con innumerevoli scoperte archeologiche ha chiarito usi, costumi, assetti sociali ma anche aspetti costruttivo-formali dell’architettura dei complessi pubblici. Emerge l’interazione tra impianto della città repubblicana e audace sovrapposizione imperiale: strutture edilizie anche di grande pregio ritrovate come fondazioni di una Roma imperiale che si sviluppava con una stratificazione di livelli mai ripetutasi nella storia. Alla fastosità delle Terme si contrappone la magnificenza della sua cisterna con funzionalità e innovativa qualità architettonica. Restauro e valorizzazione saranno il completamento di un percorso che lega la struttura archeologica del Colle al circuito dell’Area centrale della città. Un percorso di topografie, cronologie e funzionalità variegate che rendono l’ambito archeologico come un grande libro da leggere, percorrendo.
2. Recupero e assetto del verde: gerarchie tra natura e artificio
Restauro e soluzioni architettoniche, nuovi livelli di funzionalizzazione instaurano un dialogo con l’assetto del parco e la viabilità.
Rimandi tra contenuti, ideazioni e materiali: imponenza delle murature e consistenza delle alberature, reperti affioranti e superfici a prato.
Il progetto impone la ricerca di gerarchie: scelte per intervenire sacrificando/modificando scenari consolidati. Una colonna vale un albero o un albero vale una colonna. La galleria di adduzione dell’acqua verso l’impianto termale si connette con l’esedra nordest, attraversando la via.
Occorre un intervento progettuale drastico creando una diversa connotazione del parco, una rivoluzione dello spazio strada e una rilettura dialogante tra archeologia e elementi naturali.
3. Consolidamento strutturale; protezione; finitura
Dopo pulitura e diserbo delle murature di cisterna e sovrastante domus e lettura dei fenomeni di degrado, le operazioni di restauro riguarderanno consolidamento strutturale, contrasto a dissesto e rischio sismico, rigenerazione malte, risarcitura fratturazioni, reintegrazione parti decoese. Le operazioni previa valutazione di indagini diagnostiche comporteranno interventi di rilegatura delle volte (iniezioni armate e fasciature in fibra di basalto) e reintegrazione delle murature e degli intonati repellenti all’acqua con ricostituzione del paramento in cocciopesto per fondo e pareti delle camere.
Nella domus dopo restauro e protezione superficiale, è previsto il rimontaggio delle pavimentazioni conservate in marmi policromi.
4. Salvaguardia del paesaggio urbano: progetto architettonico e sistemazione ambientale
Il progetto ha privilegiato protezione e fruibilità. Una tecnologica copertura mitiga il degrado dovuto agli agenti atmosferici e permetterà insolite visuali dal volume lineare trasparente ad essa appeso, un vero spazio-belvedere sulla domus.
I percorsi assolvono al collegamento tra le parti e legano il complesso archeologico al parco e alla struttura termale:
1. Rampa nel pendio verde per raggiungere la quota della cisterna;
2. Ballatoio sul fronte delle aperture delle camere;
3. Rampe e ascensore per la domus e lo spazio belvedere sul fronte Est;
4. Percorso fronte Sud;
5. Rampa a gradoni e percorso sul fronte Ovest;
6. Rampa interna e passerella per la visita delle camere riempite
d’acqua.
Il circuito avvolge il monumento scoprendo nuove funzionalità: archeologia architettura e natura reinventano il paesaggio urbano.
5. Assetto funzionale e accessibilità: monumento e potenziale culturale
Sistema della fruizione e accessibilità al monumento si fondano su una circolazione totale. Ogni parte della cisterna si offre al visitatore, sia all’esterno per la comprensione della struttura architettonica, sia all’interno per la visita degli ambienti su una passerella che cammina sull’acqua. Il fascino delle camere in sequenza diventa l’ambiente ideale per un’offerta culturale variegata: installazioni temporanee a confronto con incursioni artistiche legate al contesto archeologico e produzioni di performer internazionali. La narrazione della storia, dell’impero, del sito, degli impianti termali in alternanza a eventi poetici della contemporaneità.
6. Innovazione e eco-compatibilità
Restauro e valorizzazione attraverso l’architettura impongono la ricerca di metodologie reversibili e ecocompatibili. L’obsolescenza dell’intervento fondato sulla chimica ha da tempo lasciato il posto a prodotti a zero impatto (malte compatibili, olii essenziali, gel di colonie di batteri) che consentono ottimi risultati nel contrasto a deterioramento superficiale e dissesto. Fonti rinnovabili di energia sono avviate a sostituire vecchi impianti riducendo consumi e impatti sull’ambiente: la copertura della cisterna diviene un concentrato tecnologico realizzato per ospitare un sistema fotovoltaico integrato per l’autonomia energetica della struttura: alimentazione elettrica per il lighting indoor e outdoor e ascensore, irrigazione, diffusione sonora, climatizzazione dello spazio belvedere, sicurezza.